Islam in Repubblica del Sudafrica con 5 domande
Se dovessimo dire un paese con un’unica nazione che ha tre capitali nel mondo, quale ti verrebbe in mente? Oppure, sentendo la parola “Apartheid”? Chi lo sa, forse Nelson Mandela potrebbe evocare qualcosa per te. Sì, questa volta la nostra tappa della serie Islam nel Mondo ci porta in Sud Africa, la Repubblica Sudafricana.
Quanti Musulmani vivono nella Repubblica Sudafricana?
In Sudafrica, esistono diverse fonti e ricerche che trattano della minoranza musulmana presente nel paese. Basandosi su queste fonti, la percentuale dei musulmani sulla popolazione totale corrisponde al 1,5% – 2%. Dal punto di vista numerico, alcuni ricercatori (come Christoph Haferburg nel 2000) parlano di un numero di musulmani pari a 553.717.
Le aree in cui i musulmani vivono principalmente sono le seguenti: Western Cape, Natal e insediamenti in Transvaal. Nella regione del Western Cape, i musulmani di origine indonesiana e malese sono più numerosi, mentre in Natal e Transvaal prevale la presenza di musulmani di origine indiana e indo-pachistana. Negli ultimi tempi, si è anche registrato che l’Islam è la religione che si sta diffondendo più velocemente in Sudafrica.
Quando e come l’Islam ha raggiunto la Repubblica Sudafricana?
Non si sa esattamente quando i musulmani che vivono nella Repubblica Sudafricana siano arrivati nella regione. La diffusione dell’Islam può essere analizzata in tre fasi. La prima fase inizia con la deportazione di schiavi e prigionieri politici dall’Africa, dall’Asia centrale e dal Madagascar (Arcipelago Indonesiano) in questa regione dal 1652 alla metà del 1800, che possiamo chiamare i primi musulmani.
I musulmani che costituiscono la seconda fase sono i contadini portati dall’India nel Sudafrica coloniale Britannico per lavorare nei campi di canna da zucchero nella regione del Natal. Circa il 7-10% di questi contadini indiani erano musulmani. Nella terza fase, con la fine del regime razzista dell’Apartheid nel 1994, anche i musulmani provenienti dai Paesi del Nord Africa e da Zanzibar hanno inciso sul numero di musulmani della regione.
Quali sono le moschee più famose della Repubblica Sudafricana?
Uno dei famosi leader musulmani della regione, “Abdullah Qadi Abd as-Salam,” aprì nel 1794 la “Moschea di Auwal (Evvel),” considerata la prima moschea aperta nella zona. Oggi, questa moschea rappresenta il simbolo della lotta per la libertà di culto dei musulmani del Capo. Un’altra moschea, la Moschea di Juma, è la più antica di Durban e la seconda più grande del Sud Africa. È stata costruita nel 1881. Inoltre, ci sono anche altre moschee come la Moschea di West Street a Durban, la Moschea Soofie a Ladysmith e la Moschea Habiba Soofie a Città del Capo.
Quali sono le figure più importanti che svolgono attività a nome dell’Islam in Sudafrica?
Tra le persone espulse dagli Olandesi da diverse regioni c’erano leader Musulmani che resistevano alla loro colonizzazione. Tuan Guru di Tidore (Imam ‘Abdullah Qadi’ Abd as-Salam, 1712-1807) e Sheikh Yusuf di Macassar (‘Macassar Abidin Tadia Tjoessoep 1629-1699) ebbero un’influenza significativa sulle comunità musulmane della regione del Capo. L’imam Abdullah Harun è stato uno dei leader musulmani esemplari che si sono opposti al regime di “Apartheid” del XX secolo. Fu martirizzato dal regime dell’apartheid il 27 settembre 1969.
Quali sono i problemi dei musulmani in Sudafrica?
Il problema principale dei musulmani Sudafricani è che non riescono a presentare un’immagine unitaria. Dopo il regime di apartheid, la gente ha costruito una società aperta a molte idee del mondo. Per questo motivo, in questa regione si trovano musulmani di diverse opinioni. Anche in questo caso, sono ancora visibili le tracce della segregazione delle persone operata in passato dallo stesso regime su molte questioni come la razza e la religione. I musulmani sono stati “ghettizzati” in quartieri a seconda delle loro origini. Questa posizione distante di ogni gruppo nei confronti di un altro gruppo distrugge anche l’unità politica.
