Moschee in Bosnia ed Erzegovina
Nella nostra serie Moschee di tutto il mondo, presentiamo bellissime moschee in diversi Paesi. Questa volta riconosceremo le moschee della Bosnia ed Erzegovina.
Moschea di Kuslat
“Mentre si fugge dalla terra al cielo, da qualche parte vicino al punto di metà strada, né sopra né sotto“, si dice per la moschea di Kuslat, che si sa essere stata costruita dai soldati ottomani venuti in queste terre per la conquista, sulla cima di una collina tra Konjevic Polje e Zvornik… La moschea, bruciata durante la guerra in Bosnia e ristrutturata e aperta al culto nel 2013, si raggiunge passando attraverso i sentieri nella zona della foresta, proprio come era anni fa. È noto che la moschea, da cui si gode di una vista sconfinata e che è chiamata “Simbolo della conquista”, ospita le preghiere del venerdì durante il Ramadan.
Moschea Koski Mehmed Pasha, Mostar
La Moschea Koski Mehmed Pasha fu costruita nel 1618 da Koski Mehmed Pasha, uno dei contabili del feudo, a Mostar, in Bosnia-Erzegovina, e nonostante tutte le distruzioni che ha ricevuto nella storia, si erge in piedi e ci accoglie. La moschea di Koski Mehmed Pasha, situata in una posizione che ci permette di osservare le bellezze uniche dello storico ponte di Mostar e del fiume Neretva, è una bellissima opera ottomana con un piccolo giardino che ci permette di vedere tutte queste bellezze.
Moschea Gazi Husrev Bey, Sarajevo
La Moschea di Gazi Husrev Beg, costruita tra il 1530 e il 1531 e situata nel cuore del quartiere storico di Baščaršija a Sarajevo, costituisce una parte di un complesso religioso anche se non tutti i suoi elementi sono giunti fino ai giorni nostri. Ancora oggi, dalla cima del minareto della moschea, si continua la tradizione di chiamare alla preghiera e, in adempimento al testamento di Gazi Husrev Beg, vengono recitati versetti coranici ogni giorno dopo la preghiera del mezzogiorno. Secondo quanto riportato nell’epigrafe sulla sua tomba, Gazi Husrev Beg, deceduto nel 1541, fu sepolto in una modesta tomba situata nei pressi della moschea e successivamente il suo servitore, Murad Bey, fu incaricato di preservarla.
Nel 1660, Evliya Celebi visitando queste splendide terre, menziona la Moschea di Hüsrev Paşa, sottolineando la presenza di una numerosa comunità di fedeli e il fatto che durante l’inverno, l’acqua veniva riscaldata e versata dagli scarichi per l’abluzione. La Moschea di Gazi Hüsrev Bey, nonostante le modifiche e le perdite nel corso del tempo, è sempre riuscita a riacquistare la sua antica grandezza e ora ci accoglie con tutta la sua maestosità.
Moschea di Alaca, Foca
In alcuni Paesi dei Balcani, ci sono anche moschee chiamate Alaca, ma la Moschea Alaca di Foča, costruita nel 1550 da Hasan Nezir, un stretto collaboratore di Mimar Sinan, è conosciuta come la “Perla della Bosnia“. Purtroppo, durante la guerra in Bosnia iniziata nel 1992, la moschea è stata danneggiata e distrutta, ma nel 2019 è stata ricostruita e ora risplende nella sua bellezza originale, accogliendo di nuovo i visitatori.
Moschea di Zupa, Trebinje
La Moschea Zupa, risalente a 500 anni fa, nella città di Trebinje, al confine con il Montenegro, in Bosnia ed Erzegovina, è stata demolita 6 volte nel corso della storia, ma ogni volta è rinata dalle ceneri ed è ancora in piedi. Costruita nel XVI secolo a circa 10 metri di profondità rispetto alla sua posizione attuale, la moschea continua a salutare chi arriva dal Montenegro in Bosnia ed Erzegovina. La Moschea di Zupa è riconosciuta come uno dei più importanti sigilli islamici della regione ed è conosciuta come la “Bellezza solitaria” dai musulmani che vivono nella regione.